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Una riflessione di Cristiano Sias su Facebook! - da Salvatore Armando Santoro

Mini guida di sopravvivenza sul social-netshow: meglio bestemmiatori che artisti.

pubblicata da Cristiano Sias il giorno sabato 6 novembre 2010 alle ore 20.58

(Ovvero: se credete che il problema della spazzatura sia solo campano vi sbagliate di grosso)

 

(La riflessione)

Credo che tutti sappiano cosa sia un troll nel gergo di internet, una parola – dice Wikipedia – che può assumere diversi significati a seconda del contesto. Generalmente si tratta di un personaggio disturbato imbroglione millantatore sobillatore e provocatore che stupidamente ma accuratamente crea confusione agita attacca insulta in modo palese o subdolo con il solo scopo di creare scompiglio irritazione e caos. E quanto più voi vi irritate più costoro sono contenti di avervi trascinati nel loro sporco gioco di distruzione. “Un troll tenace può causare la fine di una comunità virtuale”, ma per saperne di più vi rimando alla definizione che la stessa Wikipedia dà di questo virus umano del 3° millennio. Non v’è dubbio che l’avvento di Facebook abbia scatenato i peggiori psicopatici della rete a dispetto delle rassicuranti opinioni delle varie autorità in materia che dicono per esempio che la pedofilia sul social network sia un fenomeno marginale. In realtà sono solo cambiate le forme di espressione e contatto,  le pagine  spazzatura si moltiplicano con grande rapidità  e malgrado le innumerevoli segnalazioni ricevute riescono a mettere in difficoltà i gestori di questo sito in maniera così rilevante da suscitare dei sospetti sulla reale capacità (volontà?) di Facebook di far fronte a questi fenomeni.

Combattere un troll in effetti è molto semplice, basta ignorarlo e si estingue da solo. Ma cosa dire dei danni che nel frattempo ha fatto in un sito dove si collegano adolescenti e bambini? C’è da aggiungere inoltre che esso non è il male peggiore.

 

(La situazione)

Su Facebook  sopravvivono infatti, spesso indisturbati per lungo tempo, pagine di bestemmiatori della peggior specie, truffatori, inventori di bufale,  diffamatori,  falsi vip, persino una falsa pagina della Finanza e di tutto e di più. Chissà cosa ne pensa dei suoi 400mila amici il simpatico Fiorello,  che dichiara di non sapere cosa sia Facebook (vedi link in basso). Non avete scampo, prima o poi per una ricerca casuale o un clic distratto finirete per incrociarli e chiedervi come mai essi siano lì, malgrado le segnalazioni, la evidente gravità, l’oscenità del linguaggio e lo squallore che farebbero impallidire una vecchia prostituta di via Pre liberamente esposti agli occhi di chiunque, adulto o bambino. La risposta è semplice: questo sito è talmente omologato, bacchettone e ipocrita che per dare l’esempio di una severa osservanza delle regole preferisce prendersela con persone indifese e/o ingenue che commettono l’errore di evidenziare  pensiero e arte invece che il normale scadimento sociale: il Pensiero e l’Arte sono due elementi che nella nostra società sono da anni ormai sacrificati alla filosofia del Grande Fratello.

FB e GF: due sigle portanti del nostro sistema.

 

(Il consiglio)

Se quindi siete dei puri ingenui e amate l’arte a 360 gradi cercate di limitarvi e dimenticate di avere una mente aperta. Se poi amate la pittura o la scultura il rischio che correte è ancora più grande. Fate estrema attenzione a non pubblicare foto di quadri come Bluenude del trafficante Ricasso, o Nudo sdraiato del pornografo Modigliani, oppure l’Adamo del noto gay Leonardo da Vinci. E non sognatevi neppure di mettere una foto del Davide di Michelangelo,  un uomo nudo e muscoloso senza pudore (oddio!), poco importa che sia esposto in una piazza sotto gli occhi di neonati e piccioni: qui essi non sanno cosa siano queste opere e se non siete dei trolls sarete bannati all’istante senza alcuna spiegazione. Se poi avete commesso l’ingenuità di rendere visibile la vostra bacheca non solo agli amici, ma anche agli “amici degli amici” e successivamente avete cambiato idea… molto probabilmente qualcuno fra loro potrebbe risentirsi e mandare una gentile segnalazione che aggiungerà al danno il marchio perenne dell’infamia.

 

(Il fatto)

La mia amica Angelina Cuorepuro (il nome è inventato ma l’episodio è reale) non credeva di commettere un misfatto pubblicando la foto di un quadro appeso ad una parete del museo d’Orsay a Parigi visibile da tutti  i visitatori d’ogni età: l’origine de mondo di Gustave Courbet. Certo un quadro un po’ “forte” di quasi un secolo e mezzo fa, un gesto forse imprudente, ma comunque un’opera d’arte di inestimabile valore, un capolavoro del realismo ottocentesco. Ci vollero quasi due secoli nella moderna Europa perché l’ignoranza della Polizia Portoghese sequestrasse dei libri con la foto dell’opera in copertina per pubblica pornografia. Era il 2008. Poteva essere da meno Facebook?  In fondo il livello culturale del blog era tale che forse bastava cancellare la foto, come fanno i sistemi di sicurezza dei forum e blog di tutto il mondo, o sarebbe stato chiedere troppo? Certamente si, con un tempismo sorprendente, immediata fu la cancellazione dell’account e l’invio di questa mail senza appello:

Hello, Una foto che hai caricato viola le nostre Condizioni d'uso, pertanto è stata rimossa. Facebook non consente la pubblicazione foto che attaccano individui o gruppi o contenenti immagini di nudo, violente o sull'uso di droghe, oppure che violano in altro modo le Condizioni d'uso. Le nostre politiche sono progettate per garantire che Facebook rimanga un ambiente sicuro, protetto ed affidabile per tutti gli utenti, compresi i numerosi adolescenti che usano il sito.

Se hai domande o dubbi, puoi visitare la nostra pagina delle FAQ all'indirizzo

 http://www.facebook.com/help/?topic=wphotos. The Facebook Team

 

Letta la mail? Se queste condizioni fossero applicate alla lettera è certo che FB non avrebbe 300milioni di  iscritti (o 3 miliardi, quanti diavolo siano ormai nessuno lo sa) ma qualche decina di milioni al massimo e forse esagero…

La mia amica Angelina, come tutte le anime candide,  non capisce né demorde, scrive una mail senza ottenere risposta, ricrea un altro account uguale, naturalmente senza Courbet, bacheca visibile agli amici degli amici, pubblica una poesia erotica  (quale errore, fra gli amici degli amici potrebbe esserci un minorenne per il quale va benissimo un “p***o Dio” ma non versi come “Spalmami il rosario tellurico delle parole sotto all'ombelico”)  e  ZACK, cancellata di nuovo stavolta senza mail, col sospetto senza prove di un ex amico un po’ “cattivello”.

Potrei fermarmi qui, ma è utile sapere della terza re-iscrizione: uno pseudonimo stavolta, subito sospeso (non cancellato, ma non si poteva fare così anche per gli altri?) con la richiesta di accertamento della reale esistenza di un titolare attraverso un numero di telefono e l'avviso che su questo account risultavano movimenti “sospetti”. Il tutto tramite vorticose finestre pop-up prima e sms poi con immediata riattivazione dell’account senza preavviso e registrazione mai richiesta al servizio FB Mobile (gulp!). E tutto in un tempo molto breve senza la possibilità di capire cosa stesse succedendo… ma finalmente i pericoli erano finiti, stavolta la mia amica aveva agito bene e poteva stare tranquilla, si era comportata proprio come si sarebbe comportato un troll

 

Ricordatelo amici,  altrimenti rischiate la cancellazione dell’account, così come la sto rischiando io con questa scomoda verità e la mia immensa ingenuità. Ditelo che ero “un bravo ragazzo” quando non sarò più qui o mi verranno a prendere a casa…

 

……………………………………..

 

(Seguono alcuni link. La maggior parte delle fonti provengono dal “Polizia Postale Official Web Site Fan”  http://www.facebook.com/pages/Milano-Italy/Polizia-Postale-Official-Web-Site-Fan/352246653515)

 

Note trollate, bufale e diffamazioni più o meno “goliardiche”

http://www.facebook.com/pages/I-Profili-Faceb00k-Non-Confermati-Saranno-Chusi-Il-2-Novembre-2010/162590573762641 (noto, cancellato da FB dopo la segnalazione)

http://www.facebook.com/profile.account

http://www.facebook.com/pages/ACAB-Italia/141155322592233

http://www.facebook.com/pages/Cose-MOLTO-Cattive/121727524504107?v=wall

http://www.facebook.com/pages/Rocco-Pardo-Official-Page/120639211287350?v=wall#

http://www.facebook.com/home.php#!/note.php?note_id=138360106180132&id=120639211287350

http://www.facebook.com/pages/Rocco-Pardo-Official-Page/120639211287350?v=wall#

 

Bestemmie e siti contro Dio (leggere la bestemmia nel primo titolo…)

http://www.facebook.com/search.php?init=quick&q=porco&tas=0.5245429244866268&ref=ts#!/pages/Porco-Dio/119078081454835

http://www.facebook.com/pages/Dio-che-abbaia-non-morde/159358580748918

http://www.facebook.com/group.php?gid=45307493263&v=wall

 

Falsi profili di vip

http://www.facebook.com/note.php?note_id=454308982239

http://www.ilgiornale.it/interni/impostori_crescono_il_finto_fiorello_e_star_piu_amici_facebook/18-10-2010/articolo-id=480806-page=0-comments=1

 

Orribili e basta

http://www.facebook.com/pages/Io-ho-partecipato-allomicidio-di-Sarah-Scazzi/163471687017790http://www.facebook.com/group.php?gid=129098277111029&v=wall

 

Finto gruppo della guardia di finanza con più o meno velate offese e prese in giro

http://www.facebook.com/pages/Roma-Italy/Guardia-di-Finanza/83037950504?ref=mf

……………………………………..

 

Mi fermo qui, il profumo di questa spazzatura mi procura una nausea di altri tempi.

Mi scuserete

“Amor condusse noi ad una morte.

Caina attende chi a vita ci spense.

Queste parole da lor ci fuor porte.”

 

Cristiano Sias

 


Premio "Bruno Cavallini" a Magris e Quilici - da Salvatore Armando Santoro

Folco Quilici e Claudio Magris ricevono il premio «Bruno Cavallini»

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Vittorio Sgarbi consegna il premio «Bruno Cavallini» 2010 a Claudio Magris e Folco Quilici, come riconoscimento per le loro prestigiose carriere. La cerimonia avrà luogo domani alle 20.30 al Convento di San Francesco a Pordenone. Nel caso di Magris viene reso omaggio alla sua attività di saggista e cantore dell’Europa danubiana. Folco Quilici viene premiato per la sua attività di cineasta, scrittore, fotografo, viaggiatore alla ricerca di un senso delle cose da poter testimoniare con la parola e l’immagine.


SLOVACCHIA: QUALE FUTURO SENZA ISTRUIZIONE? - da Salvatore Armando Santoro

Slovacchia: quale futuro senza istruzione?

Migliaia bambine e bambini rom in Slovacchia non ricevono la stessa istruzione dei loro coetanei non rom, perché vengono inseriti in classi e scuole per alunni con "lievi disabilità mentali", anche se non hanno bisogno di un'assistenza o di un sostegno speciale, o perché vengono segregati per ragioni etniche all'interno di scuole e classi ordinarie.

I numeri di questa segregazione sono allarmanti. Pur rappresentando il 10 per cento della popolazione slovacca, i rom sono oltre il 60 per cento degli alunni delle scuole speciali. Questa percentuale sale al 75 per cento nelle regioni con un elevato numero di persone rom. Nelle classi speciali i rom sono l'85 per cento degli alunni.

 

Le cause di questa ingiustizia sono diverse: dalla discriminazione di genitori che non vogliono rom nelle stesse classi dei loro figli, all'incapacità degli insegnanti di comprendere i bisogni di bambini che provengono da un ambiente sociale ed etnico diverso, fino alle criticità della legislazione slovacca che, per determinare eventuali difficoltà di apprendimento, mette in un'unica categoria svantaggio sociale e disabilità mentale.

Questo comporta che i bambini rom siano classificati come aventi "difficoltà di apprendimento" e assegnati a scuole o classi speciali dove ricevono un'istruzione di qualità inferiore.  Separati dagli altri alunni, penalizzati dalla carenza di strutture e di materiali didattici, sempre discriminati, questi bambini rischiano di non avere un futuro. Privati delle stesse opportunità dei loro coetanei, non parteciperanno alla vita sociale e non potranno uscire dl circolo vizioso di povertà ed emarginazione in cui sono intrappolati.

Nonostante alcune misure adottate, il governo slovacco deve fare ancora molto per combattere la segregazione nell'istruzione. Amnesty International ha lanciato un appello alle autorità affinché ogni bambino abbia un'istruzione senza discriminazione. E per liberare il futuro dei loro coetanei in Slovacchia,
si stanno attivando anche bambini dai 9 ai 13 anni.

Le firme raccolte saranno consegnate alle autorità slovacche, in occasione della Giornata mondiale dei diritti dei minori, che celebra il 21° anniversario della Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

 

clicca per firmare l'appello.

 

clicca per sostenere Amnesty International.

 

 


Concorso Letterario Garfagnana in Giallo - da Salvatore Armando Santoro

Al via il concorso letterario "Garfagnana in Giallo 2010"

03-11-2010 / Letteratura / La redazione

CASTELNUOVO GARFAGNANA (Lucca) - La Garfagnana è da sempre terra di misteri e gialli irrisolti. Ma anche di grandi scontri e guerre sanguinose. Nel 188 A.C. il console Quinto Marcio Filippo al comando di 3000 fanti e 150 cavalieri romani e 5000 fanti e 200 cavalieri dei socii subì la più grave sconfitta avvenuta nella guerra tra Roma e i Liguri Apuani. Caddero sul campo 4000 uomini e vennero perse 3 insegne delle legioni e 11 insegne degli alleati.

Poi fu la volta dei Longobardi, degli spagnoli, dei francesi e dei tanti pisani, lucchesi, fiorentini, modenesi. Ma la Garfagnana è stata soprattutto la terra dei lupi e dei briganti di Ludovico Ariosto. Sponda di sanguinose battaglie e lunghi assedi medievali. Luogo del Castruccio Castracani.

Linea Gotica della Seconda guerra mondiale.

La Garfagnana è terra di confine e luogo di fatti criminosi, e in questo ricordo nasce lidea di costruire un concorso letterario dedicato ai racconti gialli che devono trovare ambientazione nella valle della Toscana lucchese. Castelnuovo di Garfagnana con la sua rocca ariostesca, Castiglione e il suo castello, San Romano, Vagli, i grandi laghi, le vette apuane, le antiche battaglie e i passaggi degli eserciti, possono essere scenari dei racconti dei partecipanti. Ma molto cè ancora da scrivere e scoprire.

E con questo spirito è nato il concorso Garfagnana in Giallo che vede in giuria Enrico Luceri (Mondadori), con Sabina Marchesi, Andrea Giannasi, Barbara Coli e Maurizio Poli.

Dopo ledizione 2009 con ospite Giampaolo Simi (scrittore per Einaudi e autore delle serie tv I Ris e Lispettore Coliandro) nel 2010 salirà sul palco Mario Spezi (Rizzoli) salito alla ribalta nazionale per il caso del Mostro di Firenze.

Nellambito del concorso vero e proprio per il 2010 sono giunti in finale Andrea Nacci Fabio Mundadori Daniele Torquati Emanuele Venditti Iacopo Riani Giovanna Gemignani Marco Gavazzi Normanna Albertini Massimo Lerose Damiano Celestini Antonella Pellegrinotti Alessandro Marchetti Guasparini. Domenica 21 novembre alle 16 presso la Sala Suffredini a Castelnuovo di Garfagnana si conoscerà il nome del vincitore.

Il concorso è indetto e organizzato da Il Giornale di Castelnuovo e patrocinato dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana, dal Gal Garfagnana, Ponti nel tempo, da Prospettivaeditrice, da AperitivoCorto, da Compriamo a Castelnuovo e dallAssociazione per il Turismo in Garfagnana e Media Valle del Serchio.

Il programma del Garfagnana in Giallo 2010

Edizione dedicata a S.S. Van Dine

Venerdì 19 novembre

Ore 18 Con le autorità, il sindaco Gaddo Gaddi, lassessore alla cultura Angiolo Masotti, lassessore alla scuola Elena Picchetti, il presidente del consiglio comunale Luca Biagioni, il presidente del GAL Luigi Favari, il presidente di Compriamo a Castelnuovo Gianni Dini, il direttore del Giornale di Castelnuovo Andrea Giannasi, inaugurazione presso la sala Suffredini ex Archivio della mostra di riviste, macchine da scrivere antiche e oggetti legati al Crimine.

Presentazione ufficiale dellantologia del Garfagnana in Giallo 2010 con la copertina del pittore Giampaolo Talani dal titolo Luomo del Diavolo.

Ore 19 Visione di corti cinematografici dedicati al mondo del giallo di AperitivoCorto.


Sabato 20 novembre

Ore 18 Incontro con Mario Spezi (Rizzoli), giornalista e scrittore autore degli scoop sul Mostro di Firenze.

Interverranno Giuseppe Previti di GialloPistoia e Andrea Giannasi.

Ore 19 Visione di corti cinematografici dedicati al mondo del giallo di AperitivoCorto.

Ore 20,30 Cena workshop presso la Lanterna con visione di Corti e analisi delle Venti regole di S.S. Van Dine (i punti cardine di un buon giallo).


Domenica 21 novembre

Ore 14 Presso la sala Suffredini ex Archivio "Delitto a teatro": letture dello scrittore Massimo Lerose (Prospettiva) e del giornalista Damiano Celestini.

Ore 14,30 Visione di corti cinematografici dedicati al mondo del giallo di AperitivoCorto.

Ore 15 Presentazione del saggio La porta sul giallo di Enrico Luceri e Sabina Marchesi.

Ore 16 Premiazione del concorso letterario "Garfagnana in Giallo". Finalisti delledizione 2010: Andrea Nacci Fabio Mundadori Daniele Torquati Emanuele Venditti Iacopo Riani Giovanna Gemignani Marco Gavazzi Normanna Albertini Massimo Lerose Damiano Celestini Antonella Pellegrinotti Alessandro Marchetti Guasparini.

 

Saranno presenti il sindaco Gaddo Gaddi, lassessore alla cultura Angiolo Masotti, alla scuola Elena Picchetti, il presidente del consiglio comunale Luca Biagioni, Emilio Bertoncini di InGarfagnana.com e la giuria formata da Enrico Luceri, Sabina Marchesi, Andrea Giannasi e Barbara Coli.

Ore 17 Buffet del crimine a cura dellAntica Pasticceria di Massimiliano e Federica.

Ore 18 Chiusura del secondo Garfagnana in Giallo e presentazione del bando del concorso 2011.


 

Gli ospiti


 

MARIO SPEZI

Mario Spezi è nato a Sant' Angelo in Vado (Pesaro e Urbino) il 30 luglio 1945 e, a Firenze, ha fatto le prime esperienze di giornalista a Nazione Sera e Paese Sera. Quindi è stato, dal 1975 e per oltre due decenni, cronista giudiziario, poi redattore della pagina culturale della Nazione.

Dal maggio 2008 collabora con la redazione fiorentina del Corriere della Sera. Ha lavorato per il New Yorker, LEspresso, LEuropeo, il giapponese Brutus, nonché per Rai (Chi l ha visto?, Notti blu) e Mediaset. Collabora con Panorama e Gente.

Ha pubblicato i saggi: Il mostro di Firenze, prefazione di Gianfranco Piazzesi, Milano, Sonzogno, 1983.

Toscana nera, Firenze, Polistampa, 1998. Il mito nero di Firenze (Mario Spezi/Natsu Kametzu), Tokyo, Shincho Sha, 1996. Le sette di Satana Cronache dall Inferno, Milano, Sonzogno, 2004

Dolci colline di sangue (con Douglas Preston), Milano, Sonzogno, 2006

Inviato in galera, Reggio Emilia, Aliberti, 2007

E i romanzi: Il violinista verde, Milano, Marco Tropea Editore, 1996 (tradotto in Francia da Fleuve Noir nel, 1998, e in Giappone da Fusoh Sha nel 2005)

Il passo dell orco, Milano, Hobby & Work, 2003

Un' indagine estrema del commissario Lupo Belacqua, 2009 (Barbera Editore).


 

GIUSEPPE PREVITI

Nato e residente a Pistoia ha collaborato con i quotidiani La Nazione, Il Mattino e il Nuovo Corriere per la pagina culturale e sportiva. Per l'emittente televisiva Pistoia-TVL conduce la rubrica settimanale "Giallo- Pistoia TVL"ormai da sei anni.E' presidente dell'Associazione "Amici del Giallo di Pistoia", è promotore di numerose iniziative culturali, in prevalenza legate al mondo del giallo e del noir.

Ha presentato in collaborazione con biblioteche e librerie di varie città diversi autori.

Ha pubblicato un saggio di critica teatrale dal titolo "Il Mito del teatro si rinnova" (ed. Sanzio-1968). Suoi racconti sono apparsi sulle antologie "Pistoia giallo e noir"(2006), "Delitti per sport"(2007), "L'ombra del  sospetto (2009), "Pistoi

 

 


A 35 anni dalla morte di Pasolini - da Salvatore Armando Santoro

Pier Paolo Pasolini: 35 anni fa la scomparsa

Il poeta-regista venne barbaramente ucciso all’idroscalo di Ostia

il 2 novembre del 1975

Il padre di un mio carissimo amico ce lo raccontò un pomeriggio di tredici anni fa quando, dopo aver sbirciato nel nostro libro di letteratura italiana, scorse il nome di Pier Paolo Pasolini.
Ce ne narrò con uno spirito sorpreso e allo stesso tempo entusiasta, perché lui quel poeta, quel letterato, quello scrittore, quel regista, l’aveva conosciuto.

Quel pomeriggio ci raccontò semplicemente la storia che lui aveva vissuto in prima persona attraverso i racconti di una tv che al tempo non era così invadente e così vuota.

E attraverso i giornali.

Ci raccontò la storia di una personalità poliedrica come fu quella di Pasolini; un personaggio, ma prima di tutto un uomo.

Ci raccontò dell’alba del 2 novembre 1975, quando il corpo martoriato di Pasolini fu rinvenuto esanime all’idroscalo di Ostia: ucciso a bastonate e investito con la sua stessa auto.

Una morte orrenda per chiunque. E ancora più orrenda per un uomo appassionato della Bellezza e per questo alla continua ricerca del reale.

Il suo sguardo alla realtà era sempre accompagnato ad una tangibile ragionevolezza che lo teneva saldo al presente e nello stesso tempo gli permetteva di avere una visione ben chiara anche delle circostanze future.

Di questa sua indiscussa e ineguagliabile capacità di analisi e di giudizio ne danno prova non solo le sue opere e i suoi lungometraggi.
Gli editorali che Pasolini redigeva per qualche quotidiano rappresentavano lo spunto per comprendere fatti e congiunture che solo col senno di poi si sono palesate così come lui stesso li aveva sapientemente disegnati.
Era, in altre parole, un uomo che stava sempre non uno ma almeno tre passi avanti rispetto a tutti.

La sua morte, così atroce e improvvisa, è avvolta ancora da un’aura di mistero.
Dopo 35 anni c’è ancora chi ipotizza losche trame e subdoli interessi dietro l’assassinio di Pasolini. Trame così disparate che vanno dal complotto politico a quello economico, dalla cospirazione sociale all’affaire petrolifero. Passando, ovviamente, per l’immancabile congiura dei servizi segreti.

Ma l’unica cosa certa è che lui, quella notte, fu barbaramente massacrato, come la storia finora ha accertato, per mano di uno dei suoi tanto amati “ragazzi di vita”.

 

Tratto dal portale www.universy.it


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Salvatore Armando Santoro - Presidente

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